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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

La mia mamma Rossoblù

  Prima o poi bisogna farlo. Prima o poi bisogna confrontarsi con lei, guardare la propria immagine riflessa nello specchio che la natura ci ha fornito fin dal momento in cui quella gambetta di cromosoma ha decretato la nostra sorte: donne. Prima o poi dobbiamo rassegnarci al fatto che sì, siamo uniche, è vero, ma nove mesi a nuotare nel liquido amniotico ci segnano per sempre, ci plasmano, ci cospargono qua e là di ineluttabili marchi di fabbrica che ci rendono indissolubilmente legate a un’altra donna: la mamma. La nostra mamma. Ecco, per me ora è arrivato quel prima, o quel poi. “Come sei bella!”, non ho idea di quante volte gliel’avrò detto. “Come sei bella!”, non si possono contare le volte che me l’ha detto. Per molti anni ci siamo guardate con ammirazione e amore, sì, ma come mondi diversi, lontani. Poi io sono cresciuta e i dettagli hanno perso di importanza: l’essenza ha preso il posto dei fronzoli ed è stato come se all’improvviso uno specchio appannato fosse stato rimess

Stiletto Story

  10 BUONI MOTIVI  PER AMARE IL CALCIO Giggi Riva Perché mamma non vuole che teniamo spenta la radiolina quando c'è la partita del Cagliari “Perché la palla è di cuoio, il cuoio è fatto con la mucca, la mucca bruca l'erba e quindi la palla vuole l'erba”, come disse Nené Perché Ranieri e Boskov sono una validissima introduzione alla filosofia... Attru che Abbagnano! Perché siamo ragazze beneducate e ci vuole una scusa per dire le parolacce ed esultare scompostamente... nonché dare del cornuto all'arbitro Per le rovesciate Perché è impagabile vedere uno come il portiere Ricardo, in Inghileterra-Portogallo degli europei del 2004, sfilarsi i guantoni e affrontare a mani nude l'avversario Perché stiamo aspettando di vedere dal vivo un cascione Perché quando gioca l'Italia, nei caldi pomeriggi dei mondiali estivi, Casteddu è deserta e puoi fare tutto quello che vuoi! Perché nel 69-70 non c'eravamo e uno scudetto lo vogliamo anche noi! 10 BUONI MOTIVI PER CUI È PIÙ

Il romanzo gotico del Pavoloso Frankenstein

Si dice che Mary Shelley trasse ispirazione per il suo capolavoro Frankenstein da un sogno. Dicono che Mary, giovanissima, ospite di lord Byron, ascoltasse lunghi discorsi sulla vita, sulla morte, sulla possibilità di far rivivere creature assemblate da parti di corpi raccolti nei cimiteri. Era il 1816, “l’anno senza estate”, e per trascorrere il tempo costretti in casa dalla pioggia, Byron propose alla sua compagnia di comporre storie di fantasmi: fu così che la creatura del dottor Frankenstein prese vita e popolò gli incubi di tanti… Passarono gli anni, cari bambini, e arrivò il 2020. Era “l’anno senza primavera”, o meglio ancora, la primavera c’era, ma nessuno la poteva vedere perché tutti, chiusi in casa senza pioggia, cercavano di passare il tempo esorcizzandolo con storie di fantasmi calcistici, perché anche il calcio sembrava andato via. Ma poco prima che il mondo sprofondasse nel più incredibile romanzo gotico che si potesse concepire, nell’apparente normalità di un febbrai

Stiletto Story

  Si è concluso ieri notte, con l'ennesimo pareggio della Roma di Luis Enrique (che più che un allenatore sembra un cantante), il turno infrasettimanale del campionato che un tempo era il più bello del mondo. La classifica è stupefacente, poteva essere tutta bianconera, ma il Genoa impedisce a Juventus e Udinese di godersi la beata bicromia in vetta (con un ottimo rossoblu ndR, e per R intendo Red!). Pazienza, sarà per la prossima giornata, con Pink che spera per una sola bianconera, quella che non inizia con la U, e Red che invece vorrebbe incrementare la presenza colorata. Il sondaggio proposto oggi dal sito della Gazzetta ci invita a compiere una riflessione profondissima: con questa classifica corta e con l'arrivo di Ranieri, è possibile che l'Inter rientri nella corsa per lo scudetto da subito? Per rispondere a questa domanda teniamo presente il carattere dei giornalisti sportivi italiani medi, per cui il singolo risultato è determinante nel parere. Se l'Inter dove

Batman e Robin

Robin aveva fatto tanta strada per arrivare nella luminosa ma insidiosa Castle city. Era quasi un bambino quando aveva maturato dentro sé una scelta naturale e inevitabile, ma al tempo stesso coraggiosa e difficile: andare via, sfidare il mondo per poter diventare il braccio destro del più coraggioso dei supereoi: l'eroe senza poteri, l'eroe che rimasto solo aveva deciso di combattere le ingiustizie a modo suo: con un pallone tra i piedi e la rabbia di un destino complicato. Robin non aveva mai dimenticato il loro primo incontro: Batman aveva posato la mano sulla sua esile spalla come a proteggerlo. Ne teneva memoria in una vecchia foto in cui splendevano tutti i suoi sogni. Passarono gli anni, Batman era sparito da Castle city. Qualcuno diceva che avesse dimenticato il campo che l’aveva fatto diventare come un Ninja: pronto a schivare i colpi anche bendato. Pronto ad attaccare il pallone anche a fari spenti, a volare nel buio. Come un vero guerriero, come l’uomo pipistrell

Flash Ruga

  Ma voi, un mese fa, lo sapevate che esistesse Daniele? Daniele? Certo che esiste!!! Il Capitano! Il Numero Cinque! L’unico, indimenticabile castigatore dei giallorossi di ogni attitudine e latitudine! Il mitico Daniele Conti 5!!! Ma no! Daniele. Da Lucca. Juventino. Un toscano juventino? Non è una bella cosa, sai. Che ruolo gioca? Difensore. Ecco lo sapevo. Sarà il solito brocco. Fermo in mezzo all’area ad aspettare la primavera. A guardarsi la punta del naso, non si sa mai che ci si posi una farfalla di passaggio… insomma se è della Juventus e lo prestano a noi sarà uno lungo come una quaresima e lento come un pomeriggio di agosto con lo scirocco e 42 gradi all’ombra… Lento? Lento!!! Lento…   Era inizio l’inizio di febbraio del 2021 quando da un volo proveniente dal Continente scese un giovanotto lungo e lento. Viso bimbo, regolare, capelli castano chiaro, barba rada di una settimana, incedere svogliato. Il volo atterra in una città silenziosa e semideserta, che

Hulk

  Amici… Giulini ci ha letto, ne siamo sicure! No? Non è così?   Ribadiamo. Giulini la settimana scorsa ha letto il nostro Stiletto e ha preso spunto per uscire da questa complicata situazione. Prova ne è che, pur non avendo ancora aderito alla nostra affermazione più importante, “ il calcio è degli sfigati ”, ha capito che a guidare la reazione di orgoglio, la risposta di carattere, la svolta della stagione di questa nostra meravigliosa e scarcagnata banda di supersfigati chiamati ad essere eroi, non poteva che far arrivare lui. Uno che sfigato lo sembra davvero e proprio per questo nasconde, ma non troppo, dentro di sé un autentico, incontenibile, inarrestabile, imponderabile supereroe! Semplice, no? Semplici!!!   Notte funesta su Cagliari quella tra domenica 21 e lunedì 22 febbraio 2021. Le urla roboanti dello scirocco si erano impossessate della Città del Maestrale. Il mare mordeva furibondo la riva, un cielo apocalittico incombeva plumbeo sulla Sella del Diavolo. Il

Proemio

  Cantami, o Diva, l’ira funesta del Pelide Achille… No, non va bene, l’ho già sentita. Musa, quell’uom di multiforme ingegno dimmi … No, anche questa sembra vecchia! Le armi canto e l’uomo… Neppure, suona scontato! Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori … ma no, che cavolo!!!   Narrami, o Brera, quel dì che uno sfigato di Leggiuno Su un prato verde un dì d’ottobre ozioso Mettendo il cuore, i piedi, il fiato in un pallone e un gioco Da uomo diventò “Rombo di Tuono”. Eccolo! Eureka! È questo che ci serve, cari amici. Guardate cos’abbiamo combinato: se andate a vedere il post qui sotto abbiamo lasciato il Cagliari da solo nelle paludi della tristezza. È arrivata una pandemia, si è fermato il calcio, si è fermato il gioco e noi ci siamo dimenticate di ricordare ai nostri ragazzi che il calcio è degli sfigati! Perché solo gli sfigati possono essere eroi… non ditemi di no! L’ira funesta di uno imbattibile ucciso da un colpetto al tallone. L’ingegno multiforme di un nauf