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Hulk

 

Amici… Giulini ci ha letto, ne siamo sicure!

No? Non è così?

 

Ribadiamo. Giulini la settimana scorsa ha letto il nostro Stiletto e ha preso spunto per uscire da questa complicata situazione.

Prova ne è che, pur non avendo ancora aderito alla nostra affermazione più importante, “il calcio è degli sfigati”, ha capito che a guidare la reazione di orgoglio, la risposta di carattere, la svolta della stagione di questa nostra meravigliosa e scarcagnata banda di supersfigati chiamati ad essere eroi, non poteva che far arrivare lui. Uno che sfigato lo sembra davvero e proprio per questo nasconde, ma non troppo, dentro di sé un autentico, incontenibile, inarrestabile, imponderabile supereroe!

Semplice, no? Semplici!!!

 

Notte funesta su Cagliari quella tra domenica 21 e lunedì 22 febbraio 2021. Le urla roboanti dello scirocco si erano impossessate della Città del Maestrale. Il mare mordeva furibondo la riva, un cielo apocalittico incombeva plumbeo sulla Sella del Diavolo. Il promontorio luciferino che divide in due il Golfo degli Angeli resisteva tenacemente nella strenua difesa di quel triangolo benedetto di terra che si stende dietro le saline, verso la città e il porto: piana degli eroi, laddove ancora oggi cresce l’erba del mitico stadio Amsicora, con la residua tribuna alberata, sulla destra. Sulla sinistra, invece, si riconosce ancora ciò che resta del glorioso Sant’Elia e un primo abbozzo di quella che dovrebbe rappresentare la casa del futuro, la Sardegna Arena. In quella triade di rettangoli verdi i nostri eroi piccoli e grandi, noti e meno noti, hanno lasciato sul campo sudore e sangue… tibie e menischi.

Ecco, in questa atmosfera grigia ed elettrica, tesa in attesa, tutti sapevano che, da un momento all’altro, qualcosa sarebbe accaduto.

Così, da un aereo semivuoto tipico dell’era covid19 ieri è sceso lui… un uomo che durante la firma del contratto non ha parlato, ha bofonchiato; non ha sorriso, si è lasciato immortalare con impresso in viso il proprio miglior grugnito.

Voci ben informate dicono che appena arrivato ad Asseminello, dove era atteso dalla squadra, una folata di scirocco carico di elettricità gli abbia spettinato il capo. E lì, improvvisamente, si è manifestata la scelta di Giulini: il più iracondo, muscolare, furioso, verde dei supereroi è giunto tra noi! Hulk si è scompigliato i capelli, ha strappato camicia e cravatta, si è sbracciato, ha emesso urla intellegibili e agghiaccianti, ma in tempi brevi la squadra docile al suo cospetto ha iniziato a tessere le tele per piegare di nuovo il destino alla propria causa.

 

Non si sa nulla del dopo allenamento. Nessuno può confermare se ciò che vi raccontiamo sia vero.

Certo è che oggi non tira più un vento funesto. Un cielo luminoso e un sole caldo accompagnano il risveglio primaverile di un normale martedì di fine febbraio.

Ma si sa… quando è tutto tranquillo, quando la vita scorre nella più monotona normalità, è allora che un eroe potrebbe camminarti accanto in mentite spoglie da supersfigato.

Se fossi nella squadra, io non rischierei di risvegliare l’ira dei Semplici…

Stay tuned

Pubblicato il 23 febbraio 2021 su La Rassegna Stronza

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Proemio

Il paradigma degli ottavi

  La vita è un po’ fatta così, dà e prende, un giorno ti manda una bella sorpresa e un giorno una brutta lezione, un giorno vinci un mondiale e un giorno ti prende un Embolo… C’est la vie, mes amis ! E la vita insegna, e della vita bisogna imparare l’arte, traendo spunto da ogni occasione. Avevamo in mente di rendicontare ogni minuto di questi Europei, ma partita dopo partita, sarà il caldo di questo strano giugno, sarà lo sgomento dell’ingresso del pallone su una semplice Volkswagen (noi non dimentichiamo, e diciamo forte e chiaro se fosse per noi in campo entrerebbero solo Rolls Royce), ad ogni gara mancava lo spunto, la magia, la polvere di stelle che rendesse necessario il racconto a fare immortali le gesta dei nostri eroi in pantaloncini. Fino a ieri. Più che una partita un paradigma e la sua dimostrazione. La perfetta applicazione delle regole che da anni andiamo predicando per lo più inascoltate. Regola n.1 : Il silenzio prepartita. Si può anche parlare degli avversari