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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Stiletto Story

  Il Capitano gentile che ritwittava lo Stiletto!!! Che  giorno è oggi? Che ore sono? Maggio? Matti, siamo? Forse sì, forse perché siamo matte ci troviamo solo stamattina alle 07:09 a scrivere il primo stiletto dell'anno! Ma d'altronde, senza stiletto può finire il campionato? E se non scriviamo e casca il  mondo? Se senza lo stiletto l'ultima giornata di campionato sparisse in un buco nero? Non possiamo permetterlo, non abbiamo mica il cuore come un bidone dell'immondizia, noi! Stronze sì, ma non cornute come un arbitro. E poi non abbiamo mai mangiato un fruttino in tribuna, noi, non sapevamo neanche che si potessero mangiare fruttini allo stadio... eravamo rimaste ai panini del caddozzo... ma non perdiamo la concentrazione: non è facile di per sé riassumere una stagione intera in queste poche righe, figuriamoci se ci mettiamo sotto con l'esegesi del fruttino! Che campionato... fatto di arrivederci e nuovi arrivi, meteore scintillanti e silenziose conferme. Colpi d

Dai tacchi a spillo (o del Pasillo d'onore)

  Se i soldati dovessero marciare sui tacchi a spillo non si potrebbe fare la guerra. Perché sarebbero costretti a sfiorare la terra con leggerezza, ad ondeggiare in cerca di equilibrio, a trovare un poco di grazia nel passo per non cadere. Anche i tacchetti delle scarpe da calcio sono così, anzi, sono anche di più. Sui tacchetti si corre e si lotta sul campo, ma l’aderenza e la forza che garantiscono sull’erba o su un più popolare sterrato svanisce su un pavimento liscio. Chi porta i tacchetti deve imparare a camminare con la giusta leggerezza e a trovare equilibrio, se non vuol scivolare mestamente tra le risate di tutti prima e dopo che il fischietto dell’arbitro incornicino 90’ di gioco e passione. Perché la grazia non è un accessorio e l’eleganza nella vita è tutto: non forma e apparenza, ma la capacità di stare in piedi e sorridere anche se i piedi fanno male, il senso della leggerezza, del gioco, della bellezza. Che si vinca o che si perda. Questo è il senso del nostro cal

Stiletto Story

  La domenica dei santi in paradiso Casteddu è un’incantevole città del sud Sardegna, posta a controllo di un ampio golfo ricco di approdi e per questo meta, dalla remota antichità, dei più strambi e coloriti personaggi che si possano immaginare. Tra loro come non menzionare Fenici, Cartaginesi, Romani, Pisani, Spagnoli, Gobbi, Interisti, Savoia, Milanisti? Nonostante ciò, i Casteddai da almeno 8000 anni vanno avanti tranquilli e serafici, armati di un bicchiere di vino bianco da consumarsi vista mare, grazie al prezioso aiuto di due potenti alleati: Efis e il Maestrale. La storia ci racconta di come la loro inscindibile alleanza già salvò la città da terribili eventi, quali lo sbarco di quel nanerottolo arrogante di Napoleone e altre simpatiche amenità. Bene, da oggi, anzi, da sabato, alla serie si unisce la grande Promozione del 2016. Abbiamo già detto di come Efis abbia evitato la matematica risalita in A alla vigilia della sua festa. Qualcuno si è anche arrabbiato per questo, ma in