Robin non aveva mai dimenticato il loro primo incontro:
Batman aveva posato la mano sulla sua esile spalla come a proteggerlo. Ne
teneva memoria in una vecchia foto in cui splendevano tutti i suoi sogni.
Passarono gli anni, Batman era sparito da Castle city. Qualcuno
diceva che avesse dimenticato il campo che l’aveva fatto diventare come un
Ninja: pronto a schivare i colpi anche bendato. Pronto ad attaccare il pallone
anche a fari spenti, a volare nel buio. Come un vero guerriero, come l’uomo
pipistrello.
Dicevano che ormai Castle City sarebbe rimasta da sola, ma
non sapevano che nell’oblio dei campi minori Robin non aveva abbandonato il suo
sogno e, silenzioso e tenace, si allenava a schivare i colpi anche al buio, a
sentire la presenza dell’avversario, a non aver paura di fermare nessuno. Come
se fosse un ninja, come se un giorno potesse essere lui il difensore dei più
deboli, a Caste City.
Ma arrivò il giorno in cui Batman tornò a casa. Gotham City
non faceva per lui, la gente aveva imparato ad amare Joker e a non riconoscere
più i veri supereroi. Batman tornò a brillare nel buio, stella inafferrabile
nel centro del campo di battaglia, mentre Robin continuava a correre nel
silenzio di una primavera sospesa.
Era una sera d’estate quando un’istantanea immortalò l’immagine
di un sogno realizzato. Robin non era più un bambino, ma un giovane uomo.
Batman sorrideva al suo fianco, correva al suo fianco. Batman e Robin
finalmente combattevano la stessa battaglia.
Avrebbe sbagliato Robin, con la foga tipica dei giovani
eroi, ma proprio in forza dello sfacciato rifiuto di qualsiasi timore
reverenziale ci avrebbe fatto sognare. E ci farà sognare, mentre nel silenzio
di una primavera ritrovata continua lentamente a sbocciare il suo luminoso
talento.
Molte battaglie devono ancora combattere Batman e Robin per
salvare Castle City. Servirà tutta l’esperienza di Batman, serviranno tutti i sogni
di Robin. Servirà il calore di Castle City. Che non sarà grande e ricca come
Gotham, ma è cento volte meglio.
Chissà se è un sogno o la realtà, ma abbiamo visto un NinjaBatman
e un CarboniRobin. Ci dirà la storia se erano dei veri supereroi.
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