Prima o poi bisogna farlo. Prima o poi bisogna confrontarsi con lei, guardare la propria immagine riflessa nello specchio che la natura ci ha fornito fin dal momento in cui quella gambetta di cromosoma ha decretato la nostra sorte: donne. Prima o poi dobbiamo rassegnarci al fatto che sì, siamo uniche, è vero, ma nove mesi a nuotare nel liquido amniotico ci segnano per sempre, ci plasmano, ci cospargono qua e là di ineluttabili marchi di fabbrica che ci rendono indissolubilmente legate a un’altra donna: la mamma. La nostra mamma. Ecco, per me ora è arrivato quel prima, o quel poi. “Come sei bella!”, non ho idea di quante volte gliel’avrò detto. “Come sei bella!”, non si possono contare le volte che me l’ha detto. Per molti anni ci siamo guardate con ammirazione e amore, sì, ma come mondi diversi, lontani. Poi io sono cresciuta e i dettagli hanno perso di importanza: l’essenza ha preso il posto dei fronzoli ed è stato come se all’improvviso uno specchio appannato fosse stato ri...
Lo sport visto dai tacchi a spillo. Dalla variegata esperienza de larassegnastronza.blogspot.com nasce un nuovo spazio per raccontare il mondo dello sport, e del calcio in particolare, da una prospettiva speciale: i tacchi a spillo di due eterne fanciulle rossoblù. Lo stiletto è il tacco femminile per eccellenza. I nostri post sono scritti con lo stesso stile, immaginando di sentire il profumo dell'inchiostro di una vecchia stilografica.