- Mamma, come nascono le favole? - Non lo so figlia mia, si leggono sui libri... Ma io ne voglio una nuova, mamma, come nascono? Dove nascono? - Allora... Per fare una favola ci vuole un eroe, ci vuole una magia, ci vogliono avventure. Per fare una una favola ci vuole la memoria di qualcosa di bello, e poi ci vuole qualcuno che racconta! - Dai mamma, raccontami una favola, una favola bella! Raccontami una favola tua! - Allora... Fammi pensare... Tanto tempo fa, o forse ieri... No, questa era un'altra! Tanto tempo fa, o forse nel 1970, c'era una città che voleva brillare e un grande campo verde circondato da tribune alberate che si popolavano di giovani pieni di speranze, gioia e canti quando nel campo scendeva... - Il principe Gigi? Ma questa la so, mamma!!! Raccontane un'altra! - Tanto tempo fa, o forse nel 1990, un giovane condottiero pieno di sogni e talento... - ... Guidava un drappello di eroi. C'era Lucio Lucio Lucio Bernardini, Mauro Mauro Mauro Valentini, Bibi
Ho ancora negli occhi le immagini delle Olimpiadi, delle vittorie e delle sconfitte, perché nello Sport, quello vero, quello dove è importante esserci, partecipare, dare il meglio di sé... anche la sconfitta è a dimensione di "persona", di atleta, e può essere una piccola vittoria personale, o una lezione per ricominciare. Sto guardando con stupore la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici... con la storia di un aeroplanino con una sola ala, che ha paura di volare: bellezza pura (non a dimensione di "diversa abilità", bensì a dimensione di umanità, tutta, ché siamo tutti uguali)! Ma penso e ripenso a su Casteddu meu de su coro e ve lo voglio raccontare. Torno per un attimo alla stagione scorsa, ai sogni di inizio campionato, alle speranze europee. Ripercorro le delusioni, la mestizia del calcio senza tifo, la chiusura dei tifosi in casa davanti a uno schermo e dei giocatori nella bolla dello spogliatoio, il ridimensionamento degli obiettivi, il soffio dall