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La StilettoLega o della vera Elite del Calcio

Foto: La porta dei sogni di Gabriele Fredianelli

 Anche noi vogliamo sottoscrivere, meriggiotempo, un progetto innovativo per rinnovare e rendere finalmente moderno, fashion, esclusivo, il mondo del pallone.

Qui un breve statuto. Poche regole, chiare, democratiche: un campo, due porte, quattro coordinate!

1. Lo Stiletto Sport è l’unico detentore del marchio StilettoLega

2. Decidiamo noi i partecipanti: se loro non fossero d’accordo, non ci riguarda

3. Gli abbinamenti per le partite saranno ad esclusivo criterio cromatico: basta con le sfide discromiche

4. Saranno ammessi in Tribuna Centrale (appena le restrizioni per la pandemia saranno attenuate) solo i tifosi con il seguente dresscode: smoking per gli uomini e lungo per le donne

5. Anche in curva… cosa credevate?!

6. Non saranno venduti diritti mediatici (televisivi, radio, social e di qualsiasi altro tipo) a plebeoporacci arrichiti né a qualsivoglia analfacalcio

7. Il campionato sarà a 11 squadre (e voi non potete non sapere perché 11!).

Un solo membro di diritto, su Casteddu. Due pagetti d’onore: il Tonara e la Triestina. Le restanti a sorte dalla panchina, lunga come il nostro cervello fino, grande come il nostro cuore… perché il calcio, amici, è degli sfigati, ma resta un anelito del cuore!

 

Di seguito troverete la lista delle Prime 11 ammesse al prossimo venturo megagalattico Torneo della StilettoLega:

 

Casteddu (Ale!!!)

Qualunque spiegazione sarebbe superflua…

Tonara (Ale!!!)

Pare che i rossoneri siano fondamentali nella fondazione di club esclusivi: noi siamo fedeli da nove anni a questi colori, ma scegliamo i rossoneri quelli belli

Triestina (Ale!!!)

Perché era la squadra di Umberto Saba ed è la protagonista delle Cinque poesie sul gioco del calcio. Se non le conoscete, con noi vi farete una cultura, oltre che rifarvi il guardaroba

Grassina (Ale!!!)

Perché con noi non potrà mai retrocedere

Leicester (Ale!!!)

Perché ha vinto con Ranieri e noi vogliamo bene a Ranieri che dichiarò che quello fu il suo secondo scudetto, dopo l’impresa dalla C alla A

Larissa (Ale!!!)

Perché nel nostro cuore è ancora “Festa Festa Festa con Nardini, Mauro Mauro Mauro Valentini, Enzo Enzo Enzo Francescoli, Alé alé alé Claudio Ranieri”

Porto Corallo  (Ale!!!)

Perché non siamo rancorose… Ops è fallito! Va beh, spazio al Bindua!!!

Bayern Monaco (Ale!!!)

Perché è evidente che ha occhio per la vera elite

Bastia (Ale!!!)

Perché in ogni campionato ci va una rissa garantita

Penarol (Ale!!!)

Perché l’Europa non ci basta ed è la squadra dei nostri uruguaiani di fiducia

La Tua Squadra (Ale!!!)

Per noi quest’anno è il Benevento… perché, finché non appenderà le scarpette al chiodo, dove è Sau è un po’ la Mia Squadra.

Finora abbiamo scherzato (forse, chissà!)… ma il calcio non può che essere di tutti.

Ogni Undici che mette un paio di scarpette con i tacchetti e che condivide il campo, il sudore, la lotta, i novanta minuti con un altro Undici avversario, ha diritto di far parte di questa lega, di calcare il terreno di gioco, di sperare, di far vedere al mondo il proprio talento.

Però va bene tutto: attenti ai colori!!! Non potete distruggere l’armonia cromatica della nostra fantastica Lega!


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Proemio

Il paradigma degli ottavi

  La vita è un po’ fatta così, dà e prende, un giorno ti manda una bella sorpresa e un giorno una brutta lezione, un giorno vinci un mondiale e un giorno ti prende un Embolo… C’est la vie, mes amis ! E la vita insegna, e della vita bisogna imparare l’arte, traendo spunto da ogni occasione. Avevamo in mente di rendicontare ogni minuto di questi Europei, ma partita dopo partita, sarà il caldo di questo strano giugno, sarà lo sgomento dell’ingresso del pallone su una semplice Volkswagen (noi non dimentichiamo, e diciamo forte e chiaro se fosse per noi in campo entrerebbero solo Rolls Royce), ad ogni gara mancava lo spunto, la magia, la polvere di stelle che rendesse necessario il racconto a fare immortali le gesta dei nostri eroi in pantaloncini. Fino a ieri. Più che una partita un paradigma e la sua dimostrazione. La perfetta applicazione delle regole che da anni andiamo predicando per lo più inascoltate. Regola n.1 : Il silenzio prepartita. Si può anche parlare degli avversari